Costruire Prouvè

In occasione di Fuorisalone 2019, presso un’ex tipografia industriale, nasce l’esclusivo allestimento ispirato all’opera e al genio di Jean Prouvé.

Ben quaranta pannelli della facciata della scuola Beziers, destinata alla demolizione, sono stati recuperati per dar vita a un’installazione monumentale e architettonicamente scenografica in cui l’ambiente esterno diventa elemento di arredo e il visitatore sperimenta la sensazione di trovarsi all’interno di un frattale.


Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione tra Federico Bellucci, titolare di Magazzino76, spazio espositivo di arredi e illuminazione di modernariato e design, e l’architetto Hannes Peer: «è veramente un onore e un privilegio adoperare questi pannelli originali di Prouvé per costruire un’architettura dentro un’altra architettura».

È proprio il contrasto tra la superficie esterna dell’involucro e l’interior caldo e maternamente accogliente che si percepisce nell’ambito domestico a enfatizzare l’esperienza emozionale del pubblico. Opposizioni antinomiche quali luce/ombra, dentro/fuori, caldo/freddo, vengono del tutto scardinate e restituite con intima drammaticità teatrale e il fascino retrò dei pannelli, combinandosi a quello degli arredi anni ’70-’80 forniti da Magazzino76, acquista una nuova e moderna identità.

I pannelli sono costituiti da un telaio e da scuri in metallo di grosse dimensioni. Ogni pannello, nonostante la sua imponenza formale, pesa meno di 20 Kg, come è tipico di Prouvé che alla fine degli anni ’40 proponeva soluzioni sull’impiego del metallo per la creazione di habitat temporanei facilmente montabili e smontabili.
Il metallo, materiale decisamente freddo e asettico, posto però in maniera innovativa all’interno dell’ambiente familiare e irradiato da una luce calda assume tutt’altro ruolo e tutt’altra verve. Il visitatore avrà anche l’occasione di azionare i pannelli, isolandosi o aprendosi all’intensa luce proveniente dall’esterno in una dinamica pienamente interattiva.

Inoltre, l’estrema rarità e l’inestimabile valore di ogni singolo pannello (per un totale di quaranta) contribuiscono a rendere l’evento più unico che raro.
Il coraggio dell’acquisto, l’impegno e l’estro nati dall’incontro tra Federico Bellucci e Hannes Peer hanno permesso la realizzazione di questo comune progetto d’amore in omaggio a Jean Prouvé. 

L’opera instaura un dialogo tra diverse epoche, stili e esigenze dell’uomo che mutano, riscoprendo incanti e suggestioni del passato. Lo dimostra anche il recupero della location presso la quale si terrà l’esposizione:un’ex tipografia industriale convertita in spazio espositivo da Magazzino76.

Costruire Prouvé conferma che la strada verso il futuro passa per il rinnovo creativo dei vecchi modelli.

 

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